Il governo italiano ha valutato positivamente l’offerta presentata da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Macquarie a Telecom Italia (TIM) per acquisire una partecipazione in NetCo, la società che gestirà la rete fissa italiana. Sulla società controllante della rete fissa di Tim pende anche l’offerta del fondo statunitense Kkr, presentata il 2 febbraio 2023 ed in proroga fino al prossimo 24 marzo.
Il governo italiano avalla la proposta di acquisizione di NetCo
Il ruolo dello Stato italiano nel settore delle telecomunicazioni è da sempre un argomento di dibattito. Nel 2019, il governo italiano aveva annunciato un piano per creare una rete di telecomunicazioni nazionale di proprietà statale, ma la proposta non è stata concretizzata a causa delle preoccupazioni relative alla competizione e ai costi.
L’acquisizione di una partecipazione in NetCo rappresenterebbe per CDP un’opportunità di sostenere l’ulteriore sviluppo della rete fissa italiana e promuovere la digitalizzazione del Paese, come previsto dagli obiettivi del piano nazionale di ripresa e resilienza. L’operazione potrebbe inoltre avere importanti implicazioni per il mercato delle telecomunicazioni in Italia, portando ad una maggiore concorrenza e innovazione. Cdp, dal canto suo, possiede già circa il 10% di Telecom Italia ed una partecipazione del suo competitor più piccolo Open Fiber.
La proposta di acquisizione è stata ben accolta dal governo italiano, che ha sottolineato l’importanza di avere un’infrastruttura di rete di proprietà nazionale controllata dallo Stato. Tuttavia, l’accordo non è ancora stato raggiunto e TIM ha dichiarato che prenderà una decisione entro la fine del mese di marzo.
CDP potrebbe inoltre utilizzare l’offerta per acquisire una quota di minoranza in TIM stessa. Tutto dipenderà dalla valutazione dei costi e dei benefici dell’operazione. In ogni caso, l’obiettivo di CDP sarebbe quello di sostenere l’ulteriore sviluppo della rete fissa italiana promuovendo la digitalizzazione del Paese.
I vantaggi della possibile acquisizione da parte di Cdp
L’operazione, se concretizzata, potrebbe avere un impatto significativo sui rapporti tra il governo italiano e il settore delle telecomunicazioni. Questa iniziativa, inoltre, favorirebbe la crescita economica del Paese attraverso il potenziamento dell’infrastruttura di rete e la promozione della digitalizzazione.
Il progetto, grazie ad una maggiore concorrenza e innovazione nel mercato delle telecomunicazioni in Italia, favorirebbe anche l’offerta di servizi di qualità superiore. Il governo italiano, infatti, ritiene che una rete di telecomunicazioni di proprietà garantirebbe un maggior controllo sui servizi offerti ai cittadini e sullo sviluppo del mercato delle telecomunicazioni nel Paese.
La risposta di Tim arriverà a stretto giro
In una nota Tim ha comunica di aver ricevuto formalmente l’offerta del CDP per NetCo. La proposta presenta un termine di validità fissato per il 31 marzo e la decisione finale ovviamente spetta a TIM. La chiusura dell’operazione dipenderà, infatti, dalla valutazione dei costi e dei benefici dell’operazione da parte dell’azienda. In ogni caso, la partecipazione di CDP in NetCo rappresenta un’opportunità per sostenere la crescita economica del Paese attraverso il potenziamento dell’infrastruttura di rete e la promozione della digitalizzazione.
Fonte: CorCom